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LAURIE ANDERSON Hai mai veduto orsi polari o almeno impronte fresche nella neve durante una manovra di atterraggio? Guarda nel buio mi è sembrato di scorgere qualcosa proprio lì proprio ora. Molto più facile sospingersi con gli occhi al di là del cerchio della luce che abbassare lo sguardo al pavimento a misurare una realtà che non è altro che nastri magnetici archetti di violino e lavatrici accese la domenica sera. Copyright 2024 Francesco Bucci
LAURIE ANDERSON Have you ever seen polar bears or fresh prints in the snow while maneuvering to land? Look into the dark I thought I saw something just there just now. So much easier to direct your eyes beyond the circle of light than to drop your gaze to the floor measuring a life that's nothing more than magnetic tapes violin bows and buzzing washing machines on Sunday evening. Copyright 2024 Francesco Bucci
FLASHBACK Notizie alla radio giornale di ieri (dov’eri?) Telefono muto caffè terminato la biancheria sporca (non amo il bucato) fischiare del vento grammofono spento climatico disco (jazz – freddo) ora esco… Nessuno per strada vetrine accecate scoppiato il tombino e pioggia battente, al mattino davanti al Caffè il Primo Gennaio del Sessantatre. Copyright 2024 Francesco Bucci
FLASHBACK The news on the radio yesterday’s paper (where were you?) The phone is so silent the coffee’s now finished the dirty bed linens (I don’t like laundry) the wind is a whistle the phonograph off the weather (cool-jazz) I think I shall go… Noone in the street the shop windows blind the manhole exploded and showering rain in the morning outside the Café on January 1st 1963. Copyright 2024 Francesco Bucci
Chasing Ringo is an ekphrastic poem based on this image:
“Inseguendo Ringo” è una poesia ecfrastica basata su questa immagine:
INSEGUENDO RINGO Inseguendo Ringo in auto con gli amici su un ponte di New York una fredda mattina d’inverno del 1964. Guadagnarsi la patente per l’immortalità pur non essendo altro che un’ombra che svanisce sul sedile posteriore. Copyright 2024 Francesco Bucci
CHASING RINGO Chasing Ringo with friends by car on a New York bridge on a cold winter morning in 1964. Acquiring a driving license for immortality even if you are nothing more than a disappearing shadow in the backseat. Copyright 2024 Francesco Bucci
Our next poet is Francesco Bucci whose poems will be presented over the next few days. Here is her bio:
Francesco Bucci was born in the 1960s in Maglie, a small town in the South of Italy, where he still lives and works as a teacher. He has written about music and has made translations for The Wild Bunch, Jamboree and Outsider music magazines. In the 1990s, he created a tiny poetry magazine called Doctor Sax. He published poems and short stories in magazines and collective volumes and three novels: If a Gas Station in a Summer Afternoon (Doctor Sax, 2010), The Lost Days of England (Bookabook, 2018) and, with Pierfrancesco Liguori, Last Voices from Deep Seabeds (Les Flâneurs, 2021).
Bucci also played and wrote songs with the punk band I Vigliacchi.
About poetry, he says: “I think poetry can open windows in the walls of our mind, to make us look at things from a different point of view. This is why I read poems and, sometimes, I write them (well, I try to, at least…). “
Il nostro prossimo poeta è Francesco Bucci le cui poesie verranno presentate nei prossimi giorni. Ecco la sua biografia:
Francesco Bucci è nato negli anni Sessanta del Novecento a Maglie, una piccola città del Sud Italia, dove ancora vive e lavora come insegnante. Ha scritto di musica e fatto traduzioni per le riviste musicali Il Mucchio Selvaggio, Jamboree e Outsider. Negli anni Novanta ha realizzato una minuscola rivista di poesia chiamata Doctor Sax. Ha pubblicato poesie e racconti brevi su riviste e volumi collettivi, noinché tre romanzi: Se un Pomeriggio d’Estate una Pompa di Benzina (Doctor Sax, 2010), I Giorni Perduti d’Inghilterra (Bookabook, 2018) e, con Pierfrancesco Liguori, Ultime Voci dai Fondali Profondi (Les Flâneurs, 2021). Ha suonato e scritto canzoni con la punk band I Vigliacchi.
Riguardo la poesia, dice: “Credo che la poesia riesca ad aprire finestre nelle nostre pareti mentali, al fine di farci vedere le cose da un punto di vista differente. Ecco perché leggo poesie e, qualche volta, le scrivo (beh, almeno ci provo…).”
.”
Questa è una poesia ecfrastica, basata sulla seguente immagine:
This is an ekphrastic poem, based on the following image:
"Quando non avrò più trent’anni ali di ventaglio accanto agli occhi vibreranno a suon di valzer verso te che saprai di roccia, mirto e fichidindia, migliaia di buongiorno e buonanotte. Io appese attorno al collo avrò perle di figli, nipoti e marmellate, parmigiane traboccanti di quell’odore buono che si espande dalle case la domenica mattina. Quando non avrò più trent’anni, noi ne avremo cinquanta insieme: sul tuo viso, amore, tutte le mie strade." Copyright 2024 Cristina Carlà
When I’m no longer thirty furrows fanning around my eyes vibrating to the sound of waltzes towards you who will smell of rock, myrtle and prickly pear, thousands of good mornings and good nights. Gracing my neck there will be pearls of children, grandchildren and jams, overflowing parmigiana of a heavenly aroma spreading from houses on Sunday mornings. When I’m no longer thirty, We shall be fifty together: on your face, my love, the trace of all my paths. Translation by Mike Maggio Copyright 2024 Mike Maggio
Poesia è il respiro con cui ti dico questi versi lo spazio bianco muto in mezzo alle parole scritte e alla punteggiatura. È la fine della festa, la poesia mi batte in resistenza, mi attira come mantra perché è stare in equilibrio sul baratro, sul pozzo, sulla bocca del vulcano. Nera è la poesia - sapete? che sta nella voragine, dura come ghiacci sotterranei. Eppure dalla sua malattia terribile: continua fastidiosa inquietudine dei sensi, mi auguro ahimè di non guarire mai. Copyright 2024 Cristina Carlà
Poetry is breathing through which I narrate these verses the white space silent in the middle of written words and punctuation. It's the end of the party, poetry strikes me in resistance, it draws me like a mantra because it remains balanced on the abyss, on the well, at the mouth of the volcano. Black is poetry - you know? lying in the chasm hard as underground ice. Nonetheless through this terrible malady it continues to nag restless in the senses I hope, alas, that I will never recover. Translation by Mike Maggio and Cristina Carlà Copyright 2024 Mike Maggio and Cristina Carlà
Non c’è granché da dire oltre le case bianche, le chiome verdi, le strisce di mare sopra le strisce di terra. L’arancio dei tramonti tra i tralicci grigi dell’elettricità. Quella certa vertigine che ti agguanta se ti metti a seguire i viaggi sfibrati delle nuvole di maggio. La curiosità dei capperi. Non c’è granché da dire oltre la schiettezza del gelsomino, le traiettorie furibonde delle rondini, la luce diamantina sopra le facce dei santi. Quei giardini prepotenti che spuntano dagli angoli delle finestre insieme agli occhi gialli dei gatti nascosti nelle fioriere e al canto sommesso dei passeri nati nei vasi di pietra. Poco fa un vicolo stretto mi ha soffiato addosso un’aria straniera che ora canto sottovoce tra me e me. Lo ammetto, sì, confesso che non c’è granché da dire, solo che oggi, amore, c’è un cielo drammatico. Copyright 2024 Cristina Carlà
There isn’t much to say beyond the white houses, the green foliage, the ribbons of sea above the strips of land. The orange sunsets among the gray electric pylons. That certain vertigo which will seize you if you begin to follow the weary journeys of the May clouds. The curiosity of capers. There isn’t much to say beyond the frankness of jasmine, the furious trajectories of swallows, the diamond light illuminating the faces of saints. Those overbearing gardens that pop up from window corners together with the yellow eyes of cats hidden in planters and the quiet song of sparrows born in stone vases. A while ago a narrow alley whispered a foreign tune that I now sing softly to myself. I admit it, yes, I confess that there isn’t much to say, only that today, my love, there is a spectacular sky. Translation by Mike Maggio and Cristina Carlà Copyright 2024 Mike Maggio and Cristina Carlà
Imparami
come i mille nomi di dio
memoria semantica dell’ave maria,
come stagione che puntuale ritorna.
Dimenticami e poi imparami
nuova mente
le macchie di sole sulle labbra
le macchie di sole sulla fronte
quelle appena nate sulle guance
le imprecise geometrie
di un corpo, curvo
desiderio di punti cardinali
in cui si staglia bruna
la mappa di tutti i nei.
Mi sono scoperta oggi
- sai
i talloni di bianco spaccati
e non sento più nulla
nessun dolore, neanche
i tagli, la sporcizia. Non sento
i graffi. Imparami
come frutto danneggiato
dalla grandine d’agosto,
promessa non mantenuta
di ciò che prima o poi verrà
a chiedere il conto di un difetto.
Imparami così
amore, a cuore scalzo.
Copyright 2024 Cristina Carlà
Understand me
like the thousand names of God
like the meaning of the Ave Maria,
like a season that returns, predictably.
Forget me and then understand me
anew
like sunspots on the lips
like sunspots on the forehead
the newborn ones blossoming on the cheeks
the imprecise geometries
of the body, curved
desire for cardinal points
which will appear bronzed
like a map of all the defects.
I discovered myself today
--you know
the white heels split
and I don’t feel anything anymore
no pain, not even
the cuts, the grime. I can’t feel
the scratches. Understand me
like damaged fruit
from August hail,
a broken promise
of what will come sooner or later,
to ask for an accounting of the defects.
Understand me accordingly
love, bare-hearted.
Translated by Mike Maggio and Cristina Carlà
Copyright 2024 Mike Maggio and Cristina Carlà
Ho costruito una stanza in cui conservare gli sguardi più morbidi, i ricordi più radicali, i buchi neri nelle tubazioni che - nascostamente disciplinano il silenzio di certi luoghi. Qui dentro mi sogno gli occhi sfocati dei sognatori, la postura della tenerezza, la discrezione della luna, la fiducia organica di tutti i sentimenti sfumati, le vie sottili e distratte di questo cielo senza appigli da cui ho imparato a crollare. Copyright 2024 Cristina Carlà
I built a room to preserve the tender glances, the passionate memories, the black holes in dripping pipes that -- secretly -- regulate the silence of unnamed places. Here, I dream of blurry eyed dreamers of dreamers, their warmhearted demeanor, under a discreet moon, the simple trust of all the subtle feelings, the delicate and distracted ways the sky takes hold, from which I’ve learned to fall. Translation by Mike Maggio Copyright 2024 Mike Maggio